

Come ormai tutti sanno, la fibra ottica è una delle tecnologie utilizzate per la trasmissione di dati a banda larga che, usando segnali luminosi di tipo ottico, permette di incrementare velocità e capacità rispetto ai tradizionali filamenti in rame.
Concretamente, si tratta di filamenti in fibra di vetro o quarzo o polimeri plastici, protetti da apposite guaine e spesso uniti con fili di altri materiali a scopo di rinforzo.
Per poter rendere disponibile questa tecnologia agli utenti finali – cioè in sostanza cittadini, attività commerciali e imprese, pubblica amministrazione – è necessario che la fibra venga diffusa sul territorio, attraverso le apposite attività di cablaggio.
Le modalità di posa della fibra ottica sono diverse e si sono evolute nel tempo in base alla ricerca che ha portato innovazioni improntate alla sostenibilità ambientale e allo scopo di ridurre i tempi di cantiere e i relativi disagi.
Le principali tipologie di posa si possono dividere in base alla necessità o meno di procedere con uno scavo. Non c’è bisogno di questo nelle modalità di posa no dig e in quelle aeree. Nelle pose no dig si può sfruttare in modo vantaggioso la presenza di sottoservizi nati per altri scopi, quali le fognature. Le pose aeree invece, che utilizzano sostegni esterni al suolo come i pali elettrici, sono soluzioni residuali per quelle zone in cui gli scavi non sono possibili per ragioni logistiche o geografiche.
Se invece si considera la posa attraverso scavi, le tipologie sono minitrincea tradizionale oppure minitrincea ridotta e l’innovativa microtrincea.
Le prime due comportano la realizzazione di trincee di dimensioni ridotte, a partire dai 5 cm con un massimo di 20cm per una profondità di circa 45 cm. La differenza tra le due è che nel caso di “minitrincea ridotta”, la larghezza si mantiene verso il valore più basso del range e al momento dell’esecuzione del lavoro, appositi mezzi sono all’opera per aspirare il materiale di scarto, contestualmente allo scavo.
La microtrincea è la modalità ancora più innovativa: procedendo con questo tipo di lavoro basta tagliare l’asfalto per un massimo di 2cm di larghezza, per 15 cm di profondità, semplificando e velocizzando di molto anche la fase di ripristino del manto stradale.
E’ importante sottolineare che oltre a minimizzare l’impatto sull’ambiente e i disagi per la popolazione, grazie a cantieri più snelli e veloci, queste ultime tipologie di posa riducono anche significativamente i costi di queste attività.
Queste modalità di posa più innovative, economiche e meno invasive sono state rese possibili anche grazie allo sviluppo di attrezzature sempre più precise e performanti.
Ciò che fa la differenza in questo è la qualità delle mole diamantate di cui sono dotate le apposite seghe da pavimento. In particolare il loro segmento diamantato e la loro anima, che per essere davvero resistente deve essere fatta di acciaio.
Norton Clipper è l’azienda leader in questo settore. Con vari diametri e spessori, e con prestazioni tecniche uniche in termini di potenza, maneggevolezza, assorbimento vibrazioni, peso e ingombro, l’offerta è veramente in grado di soddisfare al meglio le esigenze contemporanee in questo ambito.
La scelta di attrezzature di qualità come queste può fare davvero la differenza dal punto di vista della qualità del lavoro e dell’ottimizzazione dei costi.
Marzocchini noleggia le attrezzature Norton Clipper, in particolare:
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